Giornata storica per la tutela delle persone disabili vittime di discriminazione

Roma, 05 aprile 2023

Giornata storica per la tutela delle persone disabili vittime di discriminazione.

La Corte di Cassazione, con ordinanza depositata in data 05.04.2023 sigla, di fatto, il primo precedente della Corte in materia di tutela giurisdizionale delle persone disabili vittime di discriminazione.

Una sentenza importante ed assoluta che farà scuola.

Non si tratta di un caso di barriere architettoniche, per il quale la Cassazione si era già espressa nel recente passato.

Questa è la storia di un gruppo di persone disabili visive che furono letteralmente cacciate via in malo modo dalla scala mobile di Belluno nel 2015 per il solo fatto di essere accompagnate dal proprio cane guida, ausilio indispensabile per la loro mobilità.

Il 9 maggio 2015 un gruppo di amici con disabilità visiva, accompagnati dal proprio cane guida, si recava presso la scala mobile Lambioi di Belluno, mezzo di trasporto che permette l’agevole accesso al centro cittadino in 3 minuti superando un dislivello di circa 50 metri. 

Durante la loro salita con l’ausilio del cane guida, la scala veniva bruscamente fermata e l’addetto incaricato intimava la discesa, opponendo un divieto di accesso con cani previsto nel regolamento di esercizio e indicando, peraltro a persone con cecità, l’apposizione di una cartellonistica di divieto di accedere anche con cani guida all’impianto.

Nel trambusto generale, Il gruppetto era quindi costretto a scendere ad impianto fermo.

Umiliati da tale episodio e ritenendolo discriminatorio in base alla legge n. 37/1974, proponevano ricorso ai sensi della Legge n. 67/2006 avanti il Tribunale di Belluno.

Il ricorso, tuttavia, era stato rigettato con condanna dei ricorrenti alle spese.

Pertanto il difensore dei ricorrenti – l’avv. Chiara Frare, con studio a San Donà di Piave (VE) – che assiste tra gli altri anche l’associazione Blindsight Project ODV che si occupa di assistenza e tutela dei diritti delle persone disabili (vedi Ufficio Legale) aveva proposto appello ritenendo quella pronuncia ingiusta ed inaccettabile.

La Corte d’Appello di Venezia, riformando integralmente la sentenza di primo grado del Tribunale di Belluno, aveva accolto l’impugnazione dando ragione ai ricorrenti, accertando la natura discriminatoria delle condotte tutte poste in essere dal Comune di Belluno e dalla società Bellunum srl (proprietario l’uno e gestore l’altro dell’impianto) ai danni degli appellanti, titolari di un diritto soggettivo assoluto, condannando gli appellati al risarcimento del danno morale patito da ciascuno. 

Il Comune di Belluno e la società Bellunum s.r.l. avevano allora proposto ricorso per Cassazione contro tale sentenza.

In quella sede i ricorrenti si erano costituiti a mezzo del loro difensore e con il Cassazionista avv. Giampaolo Schiesaro, già Avvocato dello Stato di Venezia e noto per aver patrocinato vittoriosamente lo Stato nei maggiori processi penali e civili in Italia in materia di tutela dell’ambiente.

La Suprema Corte ha, così, rigettato sia il ricorso  proposto  dal Comune di Belluno sia quello incidentale svolto da Bellunum s.r.l., stabilendo in maniera definitiva ed inequivocabile la natura discriminatoria delle condotte tenute da entrambe nei confronti dei disabili visivi accompagnati dai loro cani guida e condannando l’ente e la società partecipata anche alle spese del giudizio di Cassazione.

I legali dei ricorrenti commentano: “La sentenza della Suprema Corte, unitamente alla precedente sentenza della Corte d’Appello di Venezia del 2020 oggi divenuta definitiva, rappresentano la pietra angolare per la tutela delle persone disabili vittime di discriminazione”.

In effetti si tratta delle prime sentenze concernenti la discriminazione in ragione della disabilità, svincolate dalle tematiche relative alle barriere architettoniche ma riguardanti il diritto del disabile visivo di essere accompagnato nella sua quotidianità da un cane guida, anche a prescindere dal contenuto di norme tecniche riguardanti la sicurezza dei trasporti.

Con queste due pronunce si è finalmente ottenuta una piena applicazione della Legge n. 67/2006 che tutela le persone disabili vittime di discriminazione.

A breve sarà convocata una conferenza stampa.

Avv. Chiara Frare

(Blindsight Project ODV)

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